Ar.MaTeatro
in collaborazione con ChiPiùNeArt Edizioni
25-27 settembre | 1-4 ottobre 2020
Cerimonia di premiazione DOIT e L’ARTIGOGOLO 2020
domenica 4 ottobre ore 16:00
Programma
dal 25 al 27 settembre
e dall’1 al 4 ottobre 2020
Venerdì 25 settembre | ore 21:00
Luce bianca
Sharleena Teatro/Teatro Ygramul MaTeMù/CIES – Roma
Liberamente ispirato al romanzo Cecità di José Saramago
Riscrittura teatrale Silvana Mariniello
Con Silvana Mariniello
Regia Vania Castelfranchi
Progetto e realizzazione scenografica Caterina Asciano
Voce registrata Ivo Cotani
Disegno e realizzazione costumi Valentina Conti
Musiche Egidio Grasso
La malattia è autoindotta da ottusità, viltà e pigrizia. Il monologo, ispirato al romanzo Cecità, mai così attuale, denuncia e smaschera i continui orrori e soprusi del mondo.
Ogni elemento drammaturgico partecipa, in un gioco metaforico e simbolico, alla presentazione di un pianeta oramai talmente omertoso e disabituato a vedere il Male da divenirne cieco. All’interno di questa visione apocalittica e tragica una figura di donna guiderà il pubblico all’interno della narrazione, donando agli spettatori stessi il ruolo di primi accecati dalla Luce Bianca. L’esperienza dello spettacolo punta al desiderio che il pubblico riacquisti la vista e, in maniera simbolica, veda il male e lo affronti, come in una sorta di reazione della coscienza collettiva.
Sabato 26 settembre | ore 21:00
Gli Arrovesciati – una favola dannatamente vera
Associazione culturale Teatro Azione – Roma
Di e con Giorgio Cardinali
Regia Caterina Mannello
Contributo alla regia Marco Luly
Progetto pittorico Roberto Giglio
In un borgo del meridione d’Italia, tanto tempo fa, gli uomini vivono di terra e muoiono di fame. Sono per lo più braccianti e contadini al servizio dei baroni locali. Tra i pochi sogni accarezzati dai paesani c’è quello di una strada diretta alla montagna, una via che aprirebbe nuovi sbocchi commerciali e porterebbe opportunità di sviluppo e di emancipazione. Il progetto però, nonostante sia approvato dalle istituzioni, prevede l’attraversamento delle terre del barone, che ne impedisce la realizzazione. Allora tutto il paese prende parte a uno “sciopero al rovescio”, ma anziché sventolare bandiere e intonare cori di protesta, impugna pale e picconi per realizzare la strada verso la montagna. Il racconto, in bilico tra storia e fantasia, è il frutto di numerose ricerche bibliografiche, interviste, raccolte di testimonianze di chi visse in prima persona lo Sciopero a Rovescio del 1950.
Domenica 27 settembre 2020 – ore 18:00
MadeInTerraneo
Andrea Di Palma – Anagni (FR)
Di e con Andrea Di Palma
Musiche di Giacomo Gatto e Francesco Cellitti
Contributo drammaturgico Federica Ponza
MadeInTerraneo è un racconto in musica, una favola in versi illustrata; come aedo contemporaneo, Andrea Di Palma dà voce e dignità al sempre più spinoso tema delle migrazioni e dei viaggi in mare.
Cosa ci rende “mediterranei”? La storia del Mediterraneo è scritta tra le sue onde che raccontano di viaggi alla ricerca di nuove terre, nuove certezze e nuova vita. È la storia di uomini che per necessità, semplice voglia o curiosità quel mare lo hanno dovuto attraversare, affrontare e vivere.
Parole e musica si integrano, si danno man forte, si contrastano, alla ricerca di una storia che fugga da ogni forma di pietismo e che vuole restituire allo spettatore la riflessione sul quell’umanità che a volte si incontra e a volte si perde proprio in quel mare profondamente mutevole, una volta culla della civiltà.
Giovedì 1 ottobre 2020 – ore 21:00
The Hiddens, scritto da con e per Facebook
Compagnia Le Lucciole – Carpi (Mo)
Testo e regia Federica Cucco
Con Paolo Bruini | Mariangela Diana
Progetto fotografico Alessia Cocconi
Soluzioni sceniche Federica Cucco | Alessia Cocconi
Le grandi dittature e i totalitarismi in Italia sono finiti. Un uomo e una donna qualunque hanno imparato a stare sempre dalla parte della maggioranza, la parte del vincitore. Quell’uomo e quella donna devono arrivare alla fine della settimana, ma c’è tanto da fare, tanto da dire e, soprattutto, tanto da odiare.
Per mantenere l’ordine sociale, ogni giorno, c’è da mantenere vivo l’odio. Una rabbia viscerale da esprimere, verso qualcosa, verso qualcuno. Poche indicazioni dettate dalla televisione o dalla radio e dal lunedì al sabato si odia. In ordine sparso Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat, meteo, email, Whatsapp, Messenger. Routine mattutina a cui nessuno può rinunciare. Non ci si annoia mai e soprattutto non si smette mai di imparare che qualunque cosa può essere odiata: dal gatto nero al bambino morto sulla riva di una nostra spiaggia.
Il linguaggio della drammaturgia dello spettacolo è stato tratto direttamente da queste piattaforme social, senza censura e senza vergogna.
Venerdì 2 ottobre 2020 – ore 21:00
Cantata per Valentin Arregui
Associazione Culturale Instituto – Roma
Regia Roberto Renna | Daniela Venanzangeli
Testo Giorgio Coppola
Con Andrea Casanova Moroni | Davide Montalbano
Assistente alla regia Francesco Amato
Scenografia Francesco Amato | Giorgio Coppola
È la nostra immaginazione che costruisce l’universo in cui viviamo.
Protagonisti della vicenda, ambientata in un penitenziario, sono due compagni di cella apparentemente incompatibili. Uno racconta trame di film all’altro, per passare il tempo, o almeno questa è la scusa, ma in realtà ciò di cui parta è sé stesso, attingendo a quel che ha nel profondo dell’anima, nell’insondabile. Manuel Puig, William Blake, Lars Von Trier, Jim Jarmusch, Luigi Pirandello, Samuel Beckett, Stanley Kubrick sono solo alcuni degli autori che vengono citati e che con le loro opere, i loro sogni, o film, raccontano sé stessi esattamente come i personaggi di questa storia, esattamente come noi tutti, incapaci e, allo stesso tempo, così abili a comunicare.
Sabato 3 ottobre 2020 – ore 21:00
Reginella
La Casa della Locusta – Rieti
Di e con Manuela Rossetti
Musiche originali dal vivo Laura Desideri
Light designer e foto Simone Palma
La memoria è un dovere sociale ed etico e va risvegliata partendo dalla reale comprensione delle migliaia di vite spezzate e interrotte, affinché tutto ciò non torni ad esistere mai più. Liberamente ispirato alla vita di Settimia Spizzichino, unica superstite donna del rastrellamento del ghetto di Roma -16 ottobre 1943- il testo affronta il tema della deportazione attraverso una vicenda personale, accentuando ogni elemento che caratterizzava la vita quotidiana nel ghetto, le leggi razziali, la deportazione. L’accento posto sulla vita e non sulle grandi vicissitudini storiche e politiche ha lo scopo di avvicinare il pubblico emozionalmente alla vicenda, facilitandone l’immedesimazione e, di conseguenza, la riflessione etica e morale.
Teatro narrativo, teatro-danza e musica dal vivo si intrecciano per sublimare in metafore e immagini la dolorosa esperienza della deportazione.
Domenica 4 ottobre 2020 – ore 16:00
Premiazione dei vincitori del DOIT Festival 2020
Premiazione dei vincitori del concorso di drammaturgia L’Artigogolo 2020
Drammaturghi in azione: Sara Parziani con “Romanzo di un’ anamnesi”
Drammaturghi esordienti: Lorenzo D’Este con “Il Novantista”
Menzione speciale: “Tempo reale” di Roberto Radicioni.
Presentazione editoriale delle monografie teatrali dei testi vincitori de L’Artigogolo 2019:
“Dov’è la Vittoria” di Agnese Ferro, Giuseppe Maria Martino, Dario Postiglione, “Hotel Poe e Il violino relativo” di Riccardo Bàrbera e “La scomparsa di Juan Voight” di Emanuela Dal Pozzo.
a cura della casa editrice ChiPiùNeArt.
ingresso libero SU PRENOTAZIONE
Biglietti: intero € 12; ridotto € 10
– ingresso libero per la cerimonia di premiazione –
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